mercoledì 29 gennaio 2014

13, Jay Asher- Recensione.

Ho terminato la lettura di 13 di Jay Asher.

Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...

La narrazione è magnetica e una volta iniziata la lettura è quasi impossibile smettere. I pensieri si alternano, spaziando da quelli della defunta Hannah a quelli di Clay, che a tratti si sente colpevole e a tratti si rende conto che a volte non possiamo far nulla contro le decisioni della gente. Missione del libro è mostrare come a volte dei comportamenti apparentemente innocui abbiano grandi ripercussioni sugli altri. L'unico appunto è forse proprio la scelta delle motivazioni. Persone che hanno sofferto più di Hannah nella loro vita non hanno commesso suicidio, ma si sono rimboccate le maniche e hanno cambiato la loro condizione. Forse Hannah non era abbastanza forte. 
Un romanzo intrigante, comunque, da leggere. 

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