giovedì 16 agosto 2018

Insatiable, la controversa serie tv Netflix- Recensione



Lo scorso 10 agosto ha debuttato, sulla piattaforma Netflix, la prima stagione della serie tv, composta da 12 puntate, Insatiable. Raramente è capitato che si chiedesse di chiudere una serie già prima della sua messa in onda, ma questo è ciò che è successo a Insatiable. Sono state più di 100000 le firme raccolte su Change.org per evitarne la messa in onda, accusandola di fat-shaming, bullismo ai danni di persone con problemi di peso, ma, nonostante ciò, la serie è stata caricata ugualmente e non poteva, pertanto, non attirare l'attenzione.
Il telefilm ha un cast importante, partendo da Debby Ryan, stellina di Disney Channel per le serie Zack e Cody e Jessie e il film tv 16 desideri, seguita da Dallas Roberts (The Good Wife e The Walking Dead, in uno dei suoi primi ruoli da protagonista), Alyssa Milano (Phoebe di Streghe) e Christopher Gorham (Popular, Ugly Betty e, più di recente, 2 Broke Girls).
La serie segue le vicende di Patty Bladel (Debby Ryan) un'adolescente che per anni è stata vittima di bullismo a causa del suo peso e che, in seguito alla frattura della mandibola, dovuta a uno scontro con un senzatetto, perde 30 kili non potendo assumere cibo solido per 3 mesi e si rende conto di poter utilizzare il suo aspetto piacente a suo vantaggio. La sua storia si intreccia con quella del suo avvocato, Bob Armstrong (Dallas Roberts), appassionato da sempre di concorsi di bellezza, sposato con Coralee (Alyssa Milano) e acerrimo nemico di Bob Barnard (Christopher Gorham), padre di Magnolia, reginetta indiscussa di tutti i concorsi di bellezza e con, apparentemente, una vita perfetta.
Le puntate hanno un andamento piuttosto incalzante, che incuriosisce lo spettatore (l'ho guardata tutta in circa un giorno e mezzo) e, ovviamente, non è scevra da critiche, che però non sono quelle mosse nella petizione. Lo show sembra virare sempre sull'importanza di un aspetto fisico attraente, ma viene ripetuto più volte che non è quella la cosa più importante, se poi non si è delle belle persone all'interno. Tuttavia, la serie presenta comunque numerosi stereotipi, come alcune battute infelici sulla comunità LGBT, o sulla religione. A un certo punto le cose che accadono sembrano non avere più senso e il tutto diventa fuori controllo, come se qualsiasi cosa che possa accadere nella vita, succeda ai due protagonisti. Sicuramente non una delle migliori serie tv prodotte nell'ultimo periodo, specialmente da Netflix che ha abituato più che bene il suo pubblico, ma neanche così peggiore di altre prodotte e acclamate negli ultimi anni. Un telefilm mediocre, che sta in una sorta di limbo, che può risultare godibile per chi cerca qualcosa di poco impegnativo da guardare per qualche pomeriggio.
Non si sa ancora nulla di una probabile seconda stagione, ma sembra che, nonostante le critiche, la serie potrebbe comunque continuare.

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