martedì 25 ottobre 2016

Harry Potter e la maledizione dell'erede, J. K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne- Recensione.

È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. Il volume conterrà in un'unica edizione entrambe le parti.

Ho letto e ascoltato pareri discordanti, per lo più negativi, sul conto di quest'opera.  Indubbiamente si sente la mancanza della mano e della caratterizzazione dei personaggi tipiche di J. K. Rowling e troviamo alcune discrepanze nel carattere dei personaggi che ormai conosciamo e amiamo, ma se guardiamo l'opera come un lavoro a sé stante,  si tratta di una lettura scorrevole e piacevole. Troviamo un Harry cresciuto, ma con ancora i lasciti dovuti alla fama del "bambino che è sopravvissuto" e per il quale tante persone hanno daro la vita, che deve fare i conti con la difficile natura dell'essere padre, non avendo avuto, purtroppo, alcun esempio. Resta nell'aria comunque l'essenza di quello che ci ha trasmesso la saga di Harry Potter nel corso degli anni, l'importanza dell'amicizia, dell'amore e del coraggio, indispensabili per affrontare le insidie e le minacce della vita, e che ci fanno apprezzare quest'eperienza a pieno.

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