mercoledì 24 febbraio 2016

Amminoacidi e proteine.

Per ripetere per l'imminente esame di biochimica ho deciso di fare una serie di post sugli argomenti trattati. Perdonate eventuali imprecisioni.

Amminoacidi.

Gli amminoacidi sono gli elementi costitutivi delle proteine e presentano un carbonio centrale, a cui sono legati un gruppo amminico (NH2), un gruppo carbossilico (COOH), un atomo di idrogeno (H) e una catena laterale. Quelli conosciuti in natura sono attualmente 20.
In base alle caratteristica della catena laterale possiamo dividere gli amminoacidi in 5 gruppi:
  • Apolari idrofobici: glicina, valina, leucina, isoleucina, metionina, prolina, alanina.
  • Aromatici: triptofano, tirosina, fenilalanina.
  • Polari sprovvisti di carica: serina, treonina, cisteina, glutammina, asparagina.
  • Basici: istidina, arginina, lisina.
  • Acidi: acido aspartico e acido glutammico.
Il corpo umano è capace di sintetizzare gran parte degli amminoacidi, tranne 9, che vengono definiti essenziali e devono essere necessariamente introdotti mediante la dieta, che sono: metionina, triptofano, leucina, isoleucina, istidina, treonina, valina, lisina, fenilalanina

Proteine.

Sono l'espressione dell'informazione genica. Polimeri di amminoacidi, legati da un legame peptidico, legame di tipo covalente, mediante processo di condensazione tra gruppo amminico, con carattere basico, e gruppo carbossilico, di carattere acido.
Presentano quattro strutture: primaria, secondaria, terziaria e quaternaria.
La struttura primaria ci dà informazioni sulla sequenza specifica degli amminoacidi sulla catena peptidica e sul numero stesso delle catene. Determina da sola il ripiegamento della proteina.
La struttura secondaria fornisce informazioni sulla conformazione spaziale delle catene. Mediante legami a idrogeno tra i gruppi amminici e carbossilici abbiamo tre tipi principali di strutture secondaria: l'-elica, il foglietto -pieghettato e il ripiegamento-.
La struttura terziaria fornisce informazioni sulla configurazione tridimensionale completa, consentita da ponti di solfuri o forze di Van der Waals.
La struttura quaternaria non è presenta in tutte le proteine e deriva dall'associazione di due o più unità polipeptidiche, unite da legami deboli.

Le proteine possono essere fibrose o globulari. Le proteine fibrose presentano catene polipeptidiche disposte in fasci o foglietti, che hanno per lo più funzioni biomeccaniche e strutturali, come il collagene o l'elastina. Nelle proteine globulari le catene polipeptidiche tendono ad avvolgersi su se stesse e hanno funzioni per lo più biologiche, come enzimi, molti ormoni, tossine e anticorpi.

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