domenica 8 novembre 2015

Città delle Anime Perdute. Shadowhunters, Cassandra Clare- Recensione.

Ho terminato la lettura di Città delle Anime Perdute, quinto e penultimo romanzo della saga Shadowhunters di Cassandra Clare.

Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, suo fratello Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l'uno né l'altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l'altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un'oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace? Amore. Peccato. Salvezza. Morte. Quale prezzo è troppo alto per l'amore? Di chi ci si può fidare, quando peccato e salvezza coincidono? Ma soprattutto: si possono reclamare le anime perdute? 

Romanzo di passaggio, con pochi eventi significativi, forse non uno dei migliori della saga, ma come al solito piacevole da leggere. Il profondo legame che lega Sebastian a Jace coinvolge tutti gli altri personaggi non solo, come si sarebbe previsto, Clary, che si impegnano per dividere i due senza fare del male al loro amato Jace. Un viaggio da New York a Parigi, passando per Venezia e Praga, all'insegna come sempre dell'amore e dell'amicizia, che porteranno al salvataggio del ragazzo. Tuttavia, non è ancora finita, e i nostri protagonisti si preparano ormai per una inevitabile, sanguinosa e pericolosa guerra.

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