giovedì 3 aprile 2014

Allegiant, Veronica Roth- Recensione.

Finalmente ho terminato anch'io la lettura di Allegiant, di Veronica Roth. Ultimo romanzo della trilogia di Divergent.

La società divisa in fazioni in cui una volta Tris Prior credeva è ora distrutta – spaccata dalla violenza e dalle lotte di potere e segnata dalle perdite e dai tradimenti. Quando le viene offerta la possibilità di esplorare il mondo al di là dei limiti che conosce Tris è pronta. Forse ora lei e Tobia al di là del muro saranno in grado di trovare una vita semplice insieme, libera da complicate bugie, fedeltà intrecciate e dolorose memorie. Ma la nuova realtà di Tris è ancora più allarmante di quella che si è lasciata alle spalle. Le vecchie scoperte perdono di senso. Nuove esplosive verità cambiano i cuori di coloro che ama. E ancora una volta Tris si torva a dover combattere per comprendere la complessità della natura umana – e di se stessa – mentre si confronta con scelte impossibili che riguardano il coraggio, la lealtà, il sacrificio e l’amore.

In Allegiant troviamo una Roth più matura e capace, rispetto a Divergent. La storia è narrata a turno da Tris e Tobias, che pian piano capiscono l'importanza di poter scegliere, di perdonare e comprendere le persone che si amano, accettando prima il male che abbiamo in noi stessi. Ci sono ancora delle pecche nella narrazione; in mancanza della società e delle fazioni la storia perde lievemente il suo interesse e la rivoluzione non regge il confronto con gli altri distopici. Il finale, a dispetto di tutte le recensioni sofferenti e negative, ha un suo perché e una sua valenza e lascia trasparire comunque un velo di speranza, nonostante le numerose sofferenze che la vita ci fa affrontare, possiamo sempre andare avanti, ma per cambiare il mondo bisogna sacrificare qualcosa. 

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