venerdì 20 marzo 2015

Città di carta, John Green- Recensione.

Ieri ho iniziato e terminato la lettura di Città di carta di John Green.

Quentin Jacobsen è sempre stato in­namorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembra­va essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso.

Sicuramente un romanzo che ti cattura e che non ti permette di staccare gli occhi dalle pagine prima di averlo terminato. Sicuramente, però, anche un tipico romanzo alla John Green. Sembra quasi di rileggere Cercando Alaska con soltanto nomi e località diversi. Il protagonista è timido e impacciato e rimane folgorato dalla ragazza più bella della scuola, ma dall'animo tormentato, che riscopre in lui il proprio salvatore.
Tuttavia, una piacevole lettura per un pomeriggio tranquillo.

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