giovedì 25 settembre 2014

La Fuga, James Dashner- Recensione.

Ieri ho terminato la lettura de La Fuga, secondo romanzo della trilogia The Maze Runner, di James Dashner.

Il Labirinto e i viscidi Dolenti sono ben poca cosa se paragonati alla lunga marcia che la malefica organizzazione denominata C.A.T.T.I.V.O. ha pianificato per i pochi sopravvissuti che tiene prigionieri, i Radurai, attraverso la Zona Bruciata. La squallida landa inaridita da un sole accecante è sferzata da tempeste di fulmini, e popolata da esseri umani che l'Eruzione, il temibile morbo che rende folli, ha ridotto a zombi assetati di sangue. Nelle due settimane in cui dovranno percorrere i centocinquanta chilometri che li separano dal porto sicuro, la loro meta, tra cunicoli sotterranei infestati da sfere metalliche affamate di teste umane e creature senza volto dagli artigli letali, i Radurai dovranno dar prova del loro coraggio e dar voce al loro istinto di sopravvivenza. In questo scenario di desolazione, superando le insidie di città fatiscenti e foreste rase al suolo, il viaggio verso il luogo misterioso in cui potranno ottenere la cura che salverà loro stessi e il mondo diventerà per Thomas, Brenda, Minho e gli altri un percorso di scoperta del proprio mondo interiore, del limite oltre il quale è possibile spingere le proprie paure.

Durante la lettura si nota quanto sia soltanto un capitolo di transizione, che inizia a fornire qualche risposta, ma ancora in modo criptico ed incompleto. Seguiamo la fuga di Thomas e degli altri Radurai attraverso terreni impervii e strani e pericolosi incontri, fino al loro arrivo alla "Zona Sicura", che forse di sicuro ha ben poco. Una lettura ricca di colpi di scena e in cui nulla è sicuro e nulla è come sembra.
Leggerò a breve anche il terzo ed ultimo romanzo.

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