lunedì 3 marzo 2014

Il richiamo del cuculo, Roberth Galbraith (J. K. Rowling)- Recensione.

Finalmente sono riuscita a leggere Il richiamo del cuculo, scritto da J. K. Rowling sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith.

Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.

In questo romanzo possiamo notare i tratti distintivi della Rowling: una ricca e dettagliata caratterizzazione dei personaggi, l'ambientazione vivida Londra e le descrizione adatte dei luoghi. Forse la rigidità della scelta della tipologia del romanzo lo fanno sembrare sotto certi punti di vista, alquanto scontato. Tuttavia la Rowling si è ancora una volta dimostrata una scrittrice appassionante ed appassionata. Il detective Cormoran Strike e la sua segretaria Robin sono personaggi bel delineati e con i quali è semplice entrare in sintonia. 

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