La scomparsa della quindicenne Sarah Scazzi, nell'agosto del 2010, è stato il primo caso di cronaca nera che ho seguito nella mia vita. All'epoca avevo solo 14 anni, un anno meno di lei, e mi sconvolse sapere che a una ragazzina più o meno della mia età potesse essere successo quello che è successo a Sarah. Ancora oggi ci sono tanti dubbi su questa vicenda e, dopo anche l'uscita della serie Qui non è Hollywood, ho voluto approfondire i fatto leggendo il libro da cui è stata tratta: Sarah La ragazza di Avetrana di Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni.
Il libro:
"Chiunque ha dei segreti. La differenza sta solo nella capacità di nasconderli.
26 agosto 2010. In Salento, una giovane scompare. È una ragazza bionda, silenziosa, misteriosa. Si chiama Sarah Scazzi. L'Italia intera rimane sconvolta: cosa può essere successo a una quindicenne dall'aria così innocente? Molte saranno le ipotesi che si alterneranno durante i quarantadue giorni di ricerca. Ipotesi che sveleranno intimi segreti e rancori taciuti, arrivando a costruire un incredibile reality show dell'orrore e del grottesco in salsa pugliese. Avetrana, il paese dove tutto si svolge, ne sarà l'inaspettato set a cielo aperto. Le indagini porteranno prima alla confessione dello zio della ragazza, Michele Misseri, e quindi alla condanna all'ergastolo della zia e della cugina di Sarah, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, che negli anni hanno continuato a dichiararsi innocenti. Eppure, come rivelano i due autori, la tragicommedia salentina - divenuta il primo processo mediatico del nostro paese - nonostante confessioni e condanne non può ancora dirsi risolta. Nel segno di "A sangue freddo" di Truman Capote e de "L'avversario" di Emmanuel Carrère, "Sarah" è un romanzo verità, che alla precisa ricostruzione di ciò che è accaduto - e, piuttosto, di ciò che è stato deliberatamente taciuto - unisce una riflessione sul male e sulla sua spettacolarizzazione, sulle conseguenze delle proprie azioni e su quanto siamo disposti a sacrificare per le persone che amiamo."