Tra i libri letti quest'anno, non poteva mancare anche il nuovo romanzo di Suzanne Collins Ballata dell'usignolo e del serpente, prequel della trilogia di Hunger Games che io amo particolarmente.
Il rischio dei prequel e dei sequel è sempre quello di snaturare i personaggi e all'inizio mi era sembrato lo stesso anche per questo romanzo, ma poi, pian piano, mi sono ricreduta. Come i libri di Hunger Games si si tratta di una lettura molto scorrevole e che ti prende tanto da non voler mai staccare gli occhi dal libro, anche se ci sono ancora alcune questioni rimaste in sospeso.
Il libro:
"È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l’unica, esile, possibilità di riportarlo all’antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D’ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l’arena avrà luogo un duello all’ultimo sangue, ma fuori dall’arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi."
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