Strutturalismo
socio-culturale, Durkheim.
Individuazione
di una correlazione positiva tra integrazione sociale e salute. La
salute è normalità individuata statisticamente. La deviazione dalla
normalità è malattia. La
malattia per il sistema sociale è la fuoriuscita statisticamente
accertabile dalla
norma del tipo medio. Non
tutto ciò che è malattia per i singoli è dunque malattia per la
società.
La
coscienza collettiva, una forza culturale e normativa intrinseca
all’organismo sociale, è generatrice di salute societaria, in
quanto capace di contenere le individualità in una vita d’insieme,
pur attraverso periodiche effervescenze e nonostante la presenza di
un quid di forze devianti.
Vi
sono quattro tipi di forze morali: Altruismo o solidarismo, Egoismo,
Fatalismo e Anomia.
Egoismo
e altruismo riguardano, dal minimo al massimo, la variabile di
integrazione socio-culturale.
Anomia
(mancanza di norme sociali e
morali o
assenza di regolamentazione e sfrenatezza) e fatalismo riguardano,
dal minimo al massimo, la variabile della regolamentazione, del
controllo sociale.
La
salute deriva da ordinamenti sociali in cui c’è bilanciamento tra
egoismo e anomia (individualismo)da un lato e altruismo e fatalismo
(collettivismo) dall’altro.
Vi
sono quattro tipi di suicidio corrispondenti
al
prevalere di una delle quattro forze morali:
- Suicidio fatalistico delle società dispotiche, sacrificio non intenzionale.
- Suicidio altruistico, sacrificio volontario per l’adesione individuale alla coscienza collettiva e alle norme della comunità.
- Suicidio egoistico, attenuazione della pressione morale alla conformità sociale, incapacità di percepire la ragione del vivere in società.
- Suicidio anomico, anomia da mancanza o inefficacia persuasiva di norme morali, o anomia da effervescenza e attività sregolata.
Max
Weber, individualismo metodologico.
Agire
sociale quale
agire motivato dal senso individuale e rapportato all’agire di
altri soggetti.
Vi
sono quattro tipologie dell’agire sociale:
-
Agire sociale di tipo tradizionale, guidato
da regole e conoscenze dettate da abitudini acquisite e consolidate
dentro una cultura.
-
Agire sociale affettivamente orientato, compiuto sotto l’impulso
primario di affetti, emozioni e passioni.
-
Agire razionale rispetto al valore, guidato, secondo un obiettivo da
perseguire, dai valori religiosi riformati
-
Agire razionale rispetto allo scopo, azioni strumentali rivolte
esclusivamente all’obiettivo da raggiungere e spiegabili secondo
il modello causa effetto.
Weber
è il teorico della burocrazia e ne esalta la stabilità. La
burocrazia è una forma di governo delle società complesse, è
espressione del potere legale razionale (potere impersonale) che
nelle società moderne prende il posto del potere carismatico (potere
delle società tradizionali ché è legato alla persona che lo
esercita).
Questa
teoria ci permette la comprensione della moderna organizzazione del
sapere e delle pratiche mediche, quali risultato di un processo di
razionalizzazione e secolarizzazione. Allo stesso tempo ci rende
evidente come e perché il primato della razionalità strumentale
nelle cure sanitarie oggi sia messo in crisi da sollecitazioni a
favore dei valori e della umanizzazione, negli ospedali e nelle
pratiche sanitarie in genere.
Parsons
e lo struttural-funzionalismo.
Analisi
dell’atto intenzionale dell’attore sociale entro un contesto
istituzionale o sistema. Il
sistema sociale rappresenta un modo di organizzazione degli elementi
dell’azione. Tra sistema e attore c’è interpenetrazione e non
inclusione. Ogni sistema sociale deve assolvere quattro prerequisiti
funzionali per esistere, che compongono lo schema AGIL:
1.Adattamento
(Adaption)
– economia -
2.Perseguimento
selettivo delle mete (Goal
attaiment)
- politica –
3.Integrazione
sociale (social
Integration)
– cultura –
4.Mantenimento
della latenza (Latency)
– controllo -
Parsons
spiega salute e malattia in relazione ai ruoli assunti
da parte degli individui nella società. La salute coincide con la
capacità delle persone di assolvere i ruoli sociali. La malattia è
caratterizzata dalla incapacità di assolvere i compiti legati al
ruolo. Nel malato si produce infatti un cambio di ruolo: dai ruoli
della normalità al ruolo sociale di malato (sick
role).
Illness
è
la percezione soggettiva del malessere. Disease
è
la malattia secondo i canoni bio-medici. Sickness
la
rappresentazione sociale della malattia.
La
relazione medico-paziente.
Paternalismo
Disposizione
del medico che, non solo domina il rapporto con il suo paziente
attraverso la sua autorità, ma decide del suo destino clinico senza
l’obbligo di interpellarlo.
Consumismo
Medico
e paziente diventano rispettivamente un venditore e un consumatore.
Nella
relazione medico-paziente il consumismo è un modello che attrae
soprattutto persone di cultura medio-alta. I pazienti domandano un
ruolo attivo nella determinazione dei costi sanitari, cercano
informazioni e contestano la competenza del medico. Il medico può
arrivare alla negoziazione per mitigare le barriere che si creano con
il paziente.
Reciprocità
Questo
tipo di relazione è definito come ideale. Medico
e paziente sono orientati alla discussione critica dei punti in
questione e a risolverli. Si tratta di rapporto incentrato sulla
relazione (relationship
centered).
Noncuranza
I
ruoli e i fini nella relazione medico-paziente non sono chiari né
esiste nei due attori la volontà di conciliare il dialogo.
Quattro
fattori strutturali che hanno modificato la relazione
medico-paziente:
♦
Il processo di
“anonimizzazione” della figura del medico. Il medico non è più
la persona di riferimento per la salute a lungo termine. Lo
specialista è in relazione con il paziente solo per il tempo della
malattia.
♦
La nuova diagnostica
e lo iato tra medico e paziente. Le procedure diagnostiche che sempre
più vengono applicate dal medico rendono la comunicazione tra il
medico e il paziente più problematica.
♦ Il
processo di “giuridificazione” del corpo medico. Il medico
nell’intervento nei confronti del paziente deve confrontarsi con
una normativa che regola il suo operato.
♦ Il
processo di “economicizzazione”. L’entrata di logiche di
mercato nel sistema sanitario può comportare forti pressioni sul
corpo medico che ne è influenzato in termini di tempo e di scelte di
cura.
Il
rapporto medico-paziente viene colto – da Parsons – come
una relazione tra persone che sono portatrici di ruoli
istituzionalizzati, a cui corrispondono diritti e doveri specifici.
Il
ruolo dell’ammalato e il ruolo del medico sono così
caratterizzati:
a.
Intrinsecamente universalistici
b.
Funzionalmente specifici
c.
Affettivamente neutrali
d.
Esercitati in vista della collettività.
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