Malattia
intesa come alterazione dalla norma di variabili biologiche
misurabili. Procedure:
diagnosi (definire la presenza di una patologia); terapia
(intervenire con strategie aventi dimostrata validità); guarigione.
Salute:
prospettiva MACRO.
Disuguaglianza
(Engels), disuguaglianze
di salute generate dal sistema sociale.
Capacità
di assolvere ai ruoli sociali (Parsons), malattia
come devianza istituzionalizzata.
Il
sick role: “Dal punto di vista del funzionamento del sistema
sociale, un livello generale di salute troppo basso, cioè una alta
incidenza di malattia, risulta disfunzionale. Ciò deriva in primo
luogo dal fatto che la malattia rende incapaci a svolgere
efficacemente i ruoli sociali. La malattia è uno stato di turbamento
nel funzionamento “normale” dell’individuo umano nel suo
complesso, in quanto comprende sia lo stato dell’organismo come
sistema biologico sia i suoi adattamenti personali e sociali. Essa
viene così definita in parte biologicamente
e in parte socialmente.
La
partecipazione al sistema sociale è sempre potenzialmente rilevante
per lo stato di malattia, per la sua eziologia e per le condizioni di
successo nella terapia, nonché per altri suoi aspetti
”.
(Parsons).
MODELLO
BIOPSICOSOCIALE. Visione sistemica: integrazione tra livello
biologico, psicologico, sociale. (OMS 1977).
MATRICE
A QUADRILATERO. Natura esterna (ambiente fisico costituito dai
viventi e dai non viventi), Natura interna (il corpo umano nelle sue
componenti biologiche e psicosomatiche), Sistema sociale (luogo delle
culture condivise), Persona – Soggetto (doppia natura
dell'individuo, io come attore intenzionale e cosciente, sé come
social-self, il modo in cui ritiene gli altri lo vedano). (Ardigò
1997).
Le
componenti della malattia:
Disease:
dimensione biologica della malattia.
Illness:
dimensione soggettiva della malattia.
Sickness:
dimensione sociale della malattia.
Possono
esserci anche solo illness o solo sickness.
Medicalizzazione:
processo attraverso il quale un problema non medico viene definito
come se fosse un problema medico ovvero, solitamente, come una
malattia o un disturbo. (Conrad).
Concettuale,
adozione di un linguaggio medico per definire un aspetto non medico.
Istituzionale,
il medico può controllare e dirigere segmenti organizzativi in cui
vi è anche personale non medico.
Interazionale,
nel rapporto medico/paziente un problema viene ridefinito come
problema medico.
Illich
porta all’attenzione la questione della iatrogenesi, ovverosia
della situazione paradossale per cui la medicina, invece di
curare,può essere generatrice di nuove patologie. “La corporazione
medica è diventata una grande minaccia per la salute”.
Iatrogenesi
(dal greco iatròs, medico e gennan, generare; ciò che è causato
dal medico o dalla medicina) è un termine dal significato neutrale
ma che è comunemente usato per indicare patologie, effetti
collaterali o complicanze dovute a trattamenti medici. Da un punto di
vista sociologico esistono tre forme di iatrogenesi: clinica, sociale
e culturale. La iatrogenesi si riferisce il più delle volte alle
conseguenze negative delle azioni dei medici, ma può essere riferita
anche ad errori attribuibili agli psicologi, terapeuti, farmacisti,
infermieri, dentisti e così via.
Iatrogenesi
clinica: errore medico, effetti collaterali dei farmaci e degli
interventi medici.
Iatrogenesi
sociale: introduzione di nuovi bisogni sanitari, medicalizzazione
della vita.
Iatrogenesi
culturale: fine della “morte naturale”, soppressione del dolore.
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