domenica 3 luglio 2016

Sociologia generale- la famiglia (cenni).

La famiglia (istituzione sociale) è un gruppo di persone direttamente legate da rapporti di parentela e legami di reciprocità, all’interno del quale i membri adulti hanno la responsabilità di allevare i bambini.

La parentela è un sistema di rapporti fondati sulla discendenza tra consanguinei (nonni, genitori, figli ecc.) o sul matrimonio (si parla di affini).

Il matrimonio è l’unione sessuale socialmente riconosciuta e approvata tra due individui adulti, OGGI (poiché non sempre è stato così in passato, ad esempio nella civiltà greco-romana) tramite atto pubblico (istituzione formale). Il matrimonio è sia civile che religioso (concorrenzialità culturale tra Stato e Chiesa).

In quasi tutte le società sono presenti:

famiglie nucleari: due adulti che vivono insieme sotto uno stesso tetto con i propri figli naturali o adottivi. Quando insieme alla coppia e ai suoi figli vivono sotto lo stesso tetto anche altri parenti prossimi (es. zii, fratelli, nipoti ecc.) in un rapporto stretto e continuativo, si parla di famiglie estese. Nelle società occidentali il matrimonio, e quindi la famiglia, sono associati alla monogamia. In altre società, invece, è possibile sposare più di un partner. Si parla quindi di poligamia, nello specifico, poliginia, se un uomo sposa più donne, e poliandria se una donna sposa più uomini.

Le principali interpretazioni teoriche della famiglia sono:

approccio funzionalista: la famiglia svolge compiti che contribuiscono a soddisfare i bisogni fondamentali della società e a preservare l’ordine sociale;

approccio femminista: contesta la visione della famiglia come regno dell’armonia e dell’uguaglianza;

nuove prospettive: pongono attenzione alle recenti trasformazioni della famiglia.

Secondo Parsons le due principali funzioni della famiglia sono: socializzazione primaria e stabilizzazione della personalità.



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