Ieri ho terminato Oceano mare di Alessandro Baricco.
Oceano mare racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda AI mayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici, con una scrittura suggestiva, immaginifica e musicale.
Da qui inizia la recensione vera e proprio, contiene spoiler, quindi in
caso non vogliate rovinarvi la sorpresa, non proseguite oltre.
Il romanzo è diviso in tre libri. Nel primo vengono presentati i personaggi: il pittore Plasson, che ha lasciato tutto per dedicarsi all'opera di ritrarre il mare; il professor Bartleboom, che scrive lettere alla donna amata, senza averla, tuttavia, ancora conosciuta; la giovane Elisewin, che ha paura della vita; Padre Pluche, un prete particolare che accompagna Elisewin nel suo viaggio per salvarsi; Ann Deverià, donna bellissima mandata alla locanda dal marito per curarla dalla "malattia" dell'adulterio e infine Adams, vero nome Thomas, scampato ad un naufragio e in cerca di vendetta.
Nel secondo libro viene narrato il naufragio, mentre nel terzo il destino dei vari personaggi.
L'atmosfera è estremamente fiabesca e pacifica. Talvolta risulta difficile seguire il filo del discorso, ma tutti i misteri vengono pian piano svelati.
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