La terza stagione di Black Mirror è la prima realizzata dalla piattaforma Netflix, che ne ha acquistato i diritti qualche anno fa, ed è composta da sei episodi, a differenza dei soli tre delle prime due stagioni. I titoli delle puntate sono: Caduta libera, Giochi pericoloso, Zitto e balla, San Junipero, Gli uomini e il fuoco e Odio universale.
Il primo episodio tratta dell'importanza sempre maggiore dei social e dei giudizi degli altri, tanto da influenzare anche un acquisto o precludere l'entrata in un locale; il secondo tratta della potenza e della pericolosità della tecnologia; il terzo del potere che può avere un hacker su altre persone e sull'impossibilità di nascondere nulla sul web; il quarto, invece, racconta una delicata storia d'amore, nata in un contesto diverso dal solito; il quinto mostra il ruolo predominante dell'esercito e, infine, il sesto, è una narrazione piuttosto lunga anch'essa sul potere dei social e della tecnologia.
Una serie che racchiude l'essenza delle altre due, ma poi cala in termini di risultati. Regala al pubblico due gioiellini, ovvero il primo episodio ed il quarto, due capolavori in termini di regia, colori, ambientazioni, musiche e sceneggiatura, ma poi si perde un po' con le altre, diventando a tratti lenta e prevedibile.
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