Ho terminato anche la quarta e ultima stagione di Black Mirror, anch'essa composta da sei episodi, dai titoli: USA Callister, Arkangel, Crocodile, Hang the Dj, Metalhead e Black Museum.
Nel primo episodio, la tecnologia è talmente avanzata da permettere un rimodellamento della realtà a proprio piacimento. Nel secondo, essa permette di controllare anche le emozioni e il campo visivo degli altri. Nel terzo, grazie ai rilevatori di memoria è quasi praticamente impossibile nascondere qualsiasi reato. Nel quarto, invece, essa permette con una precisione quasi totale di trovare l'anima gemella. Nel quinto, fa sì che nessuno possa nascondersi. Nell'ultimo, infine, può evitare quasi anche la morte fisica, ma con conseguenze nefaste per alcuni.
Si è sicuramente ripresa, rispetto alla terza stagione, seppur con un paio di puntate, la terza e la quinta, forse un po' più lente e prevedibili. Per il resto, si è ritrovata l'essenza della serie, con realtà distopiche, ma immaginabili, in cui nulla è come sembra. Sono felice di averla iniziata, in un periodo in cui non riuscivo ad appassionarmi a nessun telefilm o libro e con il bisogno di distrarmi dalla mia ultima sessione invernale.
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