Ho finalmente visto al cinema la seconda parte dell'ultimo capitolo del film tratto dalla trilogia di Hunger Games, scritta da Suzanne Collins. Questa non si propone di essere una recensione, ma solo un commento (che contiene spoiler!) su una saga che mi ha accompagnato durante gli ultimi 4 anni della mia vita e ha assistito alla mia crescita e ai miei cambiamenti.
Da lettrice avrei voluto vedere sullo schermo ogni singola scena e ogni particolare (come la scena in cui Katniss nota che la torta nuziale di Finnick e Annie è stata decorata da Peeta, oppure l'intenso momento di buio e depressione affrontato dopo l'esecuzione della Coin e la morte di Prim o il libro redatto da lei, Peeta e Haymitch per non dimenticare l'orrore vissuto e ricordare tutti i caduti degli Hunger Games e della guerra), ma tutto sommato il film ricrea bene l'atmosfera e il ritmo del libro, prima lento, poi serrato e, alla fine, fragile e commovente.
I colori, le scenogrfie, l'attenzione ai particolari e alla presenza o meno del trucco sul volto di Katniss, le ricostruzioni computerizzate delle trappole e degli ibridi, sono fantastici e rendono questo film epico. Il finale è toccante come nel libro e mostra come si possa andare avanti nonostante aver vissuto e aver assistito a tanto orrore, seppur portandone ancora delle cicatrici permanenti.
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