Ieri ho terminato la lettura de La scuola dei maghi, secondo libro della trilogia The Black Magician di Trudi Canavan.
La trama segue due filoni narrativi: il primo riguarda le peripezie di Sonea alla Corporazione, tra i soprusi del novizio Regin e il segreto riguardante il Sommo Lord, e il viaggio compiuto da Dannyl come ambasciatore della Corporazione.
La narrazione del viaggio di Dannyl inizialmente è un po' lenta, poi la situazione migliora con le varie scoperte sulla magia antica e sulla presa di coscienza da parte dell'amministratore della sua vera natura.
Leggerò a breve l'ultimo libro di questa trilogia.
Da qui inizia la recensione vera e proprio, contiene spoiler, quindi in caso non vogliate rovinarvi la sorpresa, non proseguite oltre.
A differenza del primo volume, "La scuola dei maghi" è coinvolgente sin dalla prima pagina. Con la descrizione dei percorsi di formazione che Sonea deve intraprendere e gli scontri con Regin e gli altri novizi. Non male la storia d'amore nascente tra Sonea e Dorrien, forse sarebbe stato meglio se fosse stata approfondita un po' di più, accade tutto troppo velocemente. La situazione si ribalta quando il Sommo Lord viene a conoscenza del fatto che Sonea, l'amministratore e Rothen hanno scoperto il suo segreto. Da allora la narrazione ritorna ad essere un po' monotona.
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