Lo stato di ansia o di tristezza per alcuni si ripercuote sul cibo o sul modo di agire. Per me si ripercuote sul sonno. Resto lì per ore a rigirarmi nel letto ripensando a tutto quello che è successo o non è successo. Il tutto sembra amplificarsi. Ciò che credevo non mi avrebbe scalfito torna a fare male. Poi la mattina, dopo aver finalmente chiuso occhio per un po' tutto lo sconforto sembra sparire e non esserci mai stato.
Proprio stamattina, casualmente, ho letto questa frase di Hemingway piuttosto attinente:
"È facilissimo reagire con freddezza alle cose durante il giorno, ma di notte è tutto un altro discorso."
Nessun commento:
Posta un commento