lunedì 30 settembre 2013

Dolore, sentimenti e crescita.

Mi definisco un'amante della tristrezza e della malinconia, sembra essere più forte di me, dopo un po' di tempo trascorso in circostanze di relativa serenità pare che io sia in cerca di qualcosa che mi intristisca. Ho imparato a cercare di non avere rimpianti riguardo ciò che mi capita. Non mi tiro indietro sapendo che una tale situazione mi farà stare male perché ho bisogno di provarla in prima persona per capire com'è... Rivivrei tutto perché le sensazioni provate concorrono a farmi essere la persona che sono. E, anche se non me lo dico spesso, sono fiera di me.

-Castello di carte.

mercoledì 25 settembre 2013

Taylor Swift alla premiere di Romeo and Juliette.

La cantante Taylor Swift ha partecipato alla premiere del film "Romeo and Juliette" che ha come protagonista una delle migliori amiche di Taylor, Hailee Steinfeld.
La Swift ha indossato un abito fiorato, scarpe a punto, l'immancabile rossetto rosso e un make-up occhi piuttosto semplice.




lunedì 23 settembre 2013

La scuola dei maghi, Trudi Canavan- Recensione.

Ieri ho terminato la lettura de La scuola dei maghi, secondo libro della trilogia The Black Magician di Trudi Canavan.


La trama segue due filoni narrativi: il primo riguarda le peripezie di Sonea alla Corporazione, tra i soprusi del novizio Regin e il segreto riguardante il Sommo Lord, e il viaggio compiuto da Dannyl come ambasciatore della Corporazione.
La narrazione del viaggio di Dannyl inizialmente è un po' lenta, poi la situazione migliora con le varie scoperte sulla magia antica e sulla presa di coscienza da parte dell'amministratore della sua vera natura.
Leggerò a breve l'ultimo libro di questa trilogia. 


Da qui inizia la recensione vera e proprio, contiene spoiler, quindi in caso non vogliate rovinarvi la sorpresa, non proseguite oltre.

A differenza del primo volume, "La scuola dei maghi" è coinvolgente sin dalla prima pagina. Con la descrizione dei percorsi di formazione che Sonea deve intraprendere e gli scontri con Regin e gli altri novizi. Non male la storia d'amore nascente tra Sonea e Dorrien, forse sarebbe stato meglio se fosse stata approfondita un po' di più, accade tutto troppo velocemente. La situazione si ribalta quando il Sommo Lord viene a conoscenza del fatto che Sonea, l'amministratore e Rothen hanno scoperto il suo segreto. Da allora la narrazione ritorna ad essere un po' monotona.

mercoledì 18 settembre 2013

Riflessioni

Come credo abbiate capito dai post che scritto su di lei, adoro Taylor Swift. In questi giorni ho ripensato ad una frase detta da lei riguardo al successo e al fatto che non è bello che ad un certo punto non ci sia qualcuno con cui condividere la proprio gioia. Mi ha fatto riflettere sul fatto che le persone che magari hanno sofferto di più in amore o in amicizia si concentrano sul lavoro e riescono a diventare, nell'80% dei casi, realizzati nel loro campo. Poi, però, è come se si entrasse in un circolo vizioso, in cui ciò a cui ti sei appigliato per stare bene diventa il motivo che ti estranea dal resto del mondo e dalle persone.
Life is so weird... 

domenica 15 settembre 2013

Isabel Song- traduzione della sua storia.

Isabel Song è una giovane ragazza americana che ha deciso di dedicare la sua vita alla cura del cancro pediatrico dopo aver ascoltato la canzone Ronan di Taylor Swift; dedicata ad un bambino morto prematuramente a causa di questa malattia. Ecco qui la sua storia in inglese http://www.huffingtonpost.com/isabel-song/taylor-swift-ronan_b_3926485.html.

Questa, invece, è la traduzione fatta da me. Credo che bisogni sensibilizzare più persone possibili riguardo questo argomento.

Potreste essere davvero pressati nel trovare qualcuno la cui storia sul trovare una vita al richiamo dell'oncologia pediatrica inizia con Taylor Swift. Beh, congratulazioni. Quella persona sono io.

È iniziato con una canzone. “Ronan”. Quando Taylor rilasciò quella canzone spacca-cuore su un bambino morto a causa del cancro prima che potesse anche solo compiere quattro anni, quando cantò quella canzone live per Stand Up to Cancer, piansi. Taylor pianse. Dopo aver ascoltato qualche volta la canzone, capii che non potevo semplicemente lasciar perdere. Dovevo conoscere la storia di Ronan.


Piansi per l'intero weekend leggendo i post che sua madre scriveva sul blog. Non erano solo piccole lacrime controllate. Era pieno di lacrime orribili, con una cascata che fuoriusciva da gonfi occhi rossi. Come conobbi la sua storia, la storia della sua famiglia, iniziai a guardare le foto di quel piccolo bambino con gli occhi blu più magnifici che io abbia mai visto. Il mio cuore si spezzò dieci volte.


La storia di Ronan non era la prima storia di cancro infantile della quale avevo letto o sentito, ma mia ha impressionato di più. La sua storia è stata la prima in cui io mi sia immersa. Era anche il primo bambino che sapessi essere morto per cancro pediatrico. Abbastanza presto, sentii come se avessi conosciuto lui e la sua famiglia, specialmente sua madre. Loro mi hanno trascinato, e Ronan ha toccato una profonda e indicibile parte nel mio cuore. Grazie a Ro, iniziai a vedere il mondo diversamente.


Ad un certo punto, lo sapevo soltanto. C'era un unico modo in cui potevo andare avanti dopo aver letto la storia di Ronan, dopo essermi innamorata di lui e aver conosciuto il dolore che lui e la sua famiglia avevano sopportato prima e dopo la sua morte.
Sapevo che non c'era modo che potessi solo stare in disparte e guardare come centinaia di stelle luminose muoiano ogni anno, come erano strappati alle loro famiglie e ai loro amici. Non avrei potuto vivere con me stessa se non avessi fatto qualcosa. È stato allora che ho capito che c'era una ragione per la quale mi ero sentita costretta a conoscere la sua storia. Credo ci sia una ragione per cui Ronan è arrivato nella mia vita solo dopo, quando, per la prima volta nella mia vita, ero persa e bisognosa di una direzione per il mio futuro. C'era una ragione per cui la tempistica si era schierata così perfettamente. Credo che Ronan sia arrivato nella mia vita così che potessi salvare altri bambini con il cancro.


Chiamatemi pazza. Chiamatemi squilibrata. Deridetemi. Mi rendo conto che sembra ridicola l'idea di comprendere la tua vera vocazione a causa di un bambino che non hai mai conosciuto. Sembra folle anche per me, ma non posso ignorare la profonda sensazione che questo è ciò che devo fare. Non posso ignorare la sconvolgente e strabiliante epifania di cambiare il mondo che sento. È il tipo di epifania che ti opprime e ti circonda con la sua forte e travolgente comprensione. Qualcosa che non puoi ignorare. Qualcosa che non puoi negare. La mia epifania sulla mia futura lotta al cancro dei bambini era la più grande comprensione che avessi mai avuto. L'unico momento che divenne vicino ad un milionesimo di quella sensazione è stato quando ho tenuto in mano un vero cervello umano ad un campus di AP Psychology.


Quando dico alle persone che voglio entrare nella pediatria oncologica (e dopo aver spiegato cosa significa “oncologia”) quasi tutti loro mi rivolgono questo sguardo. È lo stesso tipo di sguardo ogni volta. Alcune volte è fugace e altre volte dura più a lungo. Lo sguardo contiene una fitta di tristezza, un po' di pietà e una dose di un'emozione che non so denominare. C'è anche un'incapacità di capire perché vorrei fare qualcosa che proviene da un grande tormento. Che sembra frustrarmi come nient'altro in questo mondo. Allo stesso tempo, mi motiva quasi tanto quanto i bambini stessi. Perché? Perché mi piacerebbe essere niente più che capace di rendere quello sguardo storia, di aiutare a trovare un modo che impedisca a questi bambini di morire. Niente più sguardi di pietà o simpatia, almeno non a causa del cancro dei bambini. Niente più morti per cancro pediatrico. Più trattamenti effettivi che feriscono solo il tumore, non il bambino. Tassi di sopravvivenza più alti. È il mio sogno.


C'è un altro motivo che sembra frustrarmi, ed è perché rivela fluentemente un atteggiamento che molte persone sull'entrare nell'oncologia pediatrica. Loro non vogliono innamorarsi dei bambini solo per averli strappati via. È un'occupazione difficile e impegnativa, ed è emozionalmente trascinante. Non molte persone vogliono affrontare quella sfida; hanno paura della morte. Sono abbastanza giovane e, suppongo, abbastanza ultraterrena per avere anch'io paura. In più sono un tipo emotivamente sensibile- piango quando guardo un film di Nicholas Sparks per la settantesima volta, e piango leggendo ogni storia di bambini morti per il cancro. A volte mi chiedo se sarò mai pronta emotivamente, se il lavoro finirà per mangiarmi l'anima. Ho paura di cosa succederà se non potessi diventare il dottore di cui questi bambini hanno bisogno che io sia. Ma non lascerò che la paura di perdere bambini mi fermi. E so che anche se non avrò ciò che serve per essere il forte ed impavido dottore, farò comunque qualcosa per aiutare a terminare il cancro dei bambini. Se è trasformando meglio e più trattamenti effettivi, studiando come i cancri lavorano, e così via. C'è sempre più di un modo di aiutare.


Settembre è il mese del cancro pediatrico e il fiocco oro è un altro simbolo del cancro dei bambini. Non abbastanza persone conoscono il cancro pediatrico, e non abbastanza persone vogliono fare qualcosa al riguardo. Ho solo una cosa da chiedervi quest'anno. Per favore raccogliete consapevolezza per il cancro pediatrico. Urlatelo al mondo. Indossate il color oro e fiocchi. Lasciate che il mondo sappia cosa sta accadendo alle luminose stelle del futuro. Mostrate a tutti che il cancro dei bambini esiste, e che non possiamo, come società, ignorare la battaglia che migliaia di famiglie hanno combattuto e continuano a combattere. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo conta. I neonati a cui è diagnosticato alla nascita, i bambini che muoiono cinque giorni dopo la diagnosi, i ragazzini che coraggiosamente vanno per anni attraverso ciò che così tanti adulti non possono neanche immaginare- loro hanno bisogno di tutto l'aiuto possibile.


Non importa cosa succede, una cosa è chiara: devo aiutare a far finire il cancro pediatrico. Non importa in quale modo lo farò, solo quanto a lungo aiuterò a curare i cancri che affliggono così tanti bellissimi bambini. Devo aiutare a farlo gira così che le persone non abbiano quello sguardo quando sentono le parole “cancro dei bambini”. Anche se ho ancora molto da capire e un lungo cammino da fare. È una battaglia in salita. Ma non importa cosa succede, dovrò sempre ringraziare Ronan per avermi aiutato a capire il mio più grande proposito e per aiutarmi a salvare come lui in futuro. Dovrò sempre ringraziare Ronan per aver toccato il mio cuore e per aver cambiato così tanto la mia vita.



Dovrò sempre ringraziare Ronan per tutto.


venerdì 13 settembre 2013

Insonnia

Lo stato di ansia o di tristezza per alcuni si ripercuote sul cibo o sul modo di agire. Per me si ripercuote sul sonno. Resto lì per ore a rigirarmi nel letto ripensando a tutto quello che è successo o non è successo. Il tutto sembra amplificarsi. Ciò che credevo non mi avrebbe scalfito torna a fare male. Poi la mattina, dopo aver finalmente chiuso occhio per un po' tutto lo sconforto sembra sparire e non esserci mai stato.

Proprio stamattina, casualmente, ho letto questa frase di Hemingway piuttosto attinente:
"È facilissimo reagire con freddezza alle cose durante il giorno, ma di notte è tutto un altro discorso."

martedì 10 settembre 2013

La Corporazione dei Maghi, Trudi Canavan- Recensione

Ieri ho terminato la lettura de La corporazione dei maghi, primo libro della trilogia The Black Magician di Trudi Canavan.
Durante il giorno dell'Epurazione, a Imardian, la Corporazione dei maghi scaccia dalla città tutti i vagabondi e i mendicanti creduti da trent'anni dei criminali. I più poveri si radunano per protestare lanciando sassi contro i maghi che, però, si proteggono con una barriera. Solo la giovane Sonea riesce ad oltrepassare la barriera con un sasso colpendo in pieno il mago Fergun. La ragazza si scopre essere una maga e deve, perciò, entrare a far parte della Corporazione per imparare a controllare i suoi poteri.

Da qui inizia la recensione vera e proprio, contiene spoiler, quindi in caso non vogliate rovinarvi la sorpresa, non proseguite oltre.

La prima parte in cui Sonea scappa con Cery e si rifugia sotto la protezione dei Ladri, mentre i maghi la cercano percependo il suo potere è piuttosto lenta e monotona.
La situazione migliora con la cattura di Sonea che viene portata nella Corporazione e si trova sotto l'ala protettiva di Lord Rothen. Ho apprezzato la descrizione dell'Università e dei vari studi che i maghi possono intraprendere.
Sembra che alla fine la nostra protagonista riesca a scamparla facilmente senza subire la punizione del perfido e affascinante Lord Fergun, ma la tranquillità dura poco e un segreto riguardante il Sommo Lord, capo della Corporazione, potrebbe portarle altri problemi.

Leggerò sicuramente il secondo libro della trilogia.

Taylor Swift "One Chance" Portraits- Toronto International Film Festival 2013

La cantante Taylor Swift ieri ha posato ai Guess Portrait Studio durante il Toronto International Film Festival 2013 per "One Chance", film sulla vita di Paul Potts, diventato famoso grazie al programma Britain's Got Talent, e per la cui colonna sonora la Swift ha scritto la canzone "Sweeter than fiction", la cui data di uscita è ancora ignota.
Taylor indossa un abito blu di Oscar de la Renta, gioielli Cathy Waterman e scarpe firmate Christian Louboutin. Il tutto coronato da capelli raccolti in alto e un make-up semplice e naturale.
Voto: 8,5.



lunedì 9 settembre 2013

Estate.

Come ogni anno alla fine dell'estate sento di aver ritrovato una parte di me che credevo di aver perso, oppure una parte che non credevo di avere.
Ritengo che le speranze e gli obiettivi siano le cose più importanti per andare avanti. Finché saprò chi e cosa voglio essere niente mi scalfirà o mi butterà giù. Niente più cambiamenti per farmi accettare e niente più sensi di colpa inutili.
Mi aspetta un altro lungo e intenso anno. Ciao estate!

-Castello di Carte.

domenica 8 settembre 2013

Presentazione

In quest'ultimo periodo la passione per la scrittura ha raggiunto il suo culmine e ciò mi ha spinto a creare un blog per esercitarmi e con la speranza che qualcuno legga ciò che scrivo. Mi occuperò di qualsiasi argomento mi passi per la testa: da quelli "personali", alle recensioni di libri e film e finendo con traduzioni di canzoni e commenti su eventi mondani.
Spero di suscitare il vostro interesse.


-Castello di Carte.