Dopo i numerosi commenti positivi, ho deciso anch'io di iniziare la prima stagione de La casa di carta, la serie tv spagnola (La casa de papel, in lingua originale) che ha debuttato su Netflix lo scorso dicembre. La seconda stagione, invece, ha debuttato sul catalogo italiano proprio ieri.
Il tema principale della serie è una rapina ai danni della zecca di stato spagnola, situata a Madrid, da parte di individui ben addestrati e con un piano minuzioso e ben delineato ideato da un uomo che si fa chiamare Il Professore. Quest'ultimo ha assoldato otto persone, che per motivi legali e sociali non hanno nulla da perdere, alle quali ha dato nomi di città per celare le loro vere identità e alle quali sono proibite relazioni interpersonali, con lo scopo di barricarsi all'interno della fabbrica di stampa della moneta, per stampare per 2400 milioni di euro e poi scappare. A complicare le cose, però, c'è la presenza all'interno della zecca di ben 67 ostaggi non totalmente previsti.
La voce narrante della vicenda è l'incontrollabile Tokyo, che ha un debole per il giovane Rio, il più innocuo e meno "criminale" del gruppo, che ha stretto una bella amicizia con la determinata Nairobi. A completare il gruppo ci sono anche lo spietato Berlino, capo dell'operazione, Mosca e Denver, padre e figlio estremamente legati, e i due gemelli stranieri Oslo ed Helsinki, mentre il professore li monitora e consiglia dall'esterno della struttura.
Se a primo impatto la trama potrebbe sembrare qualcosa di già visto o comune, quello che colpisce è il piano del furto (anche se, come affermato dagli stessi personaggi, si tratta di stampare nuova moneta senza rubare nulla a nessuno) che è estremamente particolareggiato e che tiene conto di tutte le possibili varianti del caso, ideato da una mente piuttosto complessa e calcolatrice, anche se non tutto può davvero essere previsto. Oltre al destino dei protagonisti, lo spettatore è preso dalle varie relazioni che si vengono a creare sia tra i rapinatori, che tra rapinatori e ostaggi, che tra gli ostaggi stessi, con un'ambivalenza dal punto di vista sentimentale e del senso di giustizia.
La stagione termina con il gruppo piuttosto in difficoltà e vedremo nei prossimi episodi come se la caveranno i protagonisti.
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