giovedì 2 giugno 2016

Fisiologia muscolare. (Introduzione).

I muscoli sono composti da tessuto contrattile, capace di generare forza, che può anche produrre un lavoro meccanico, trasmesso alle articolazioni mediante i tendini, formati da tessuto connettivo fibroso. L'attività muscolare è fondamentale per il mantenimento della postura, per la deambulazione e il movimento, ma anche per la fonazione, la respirazione, la circolazione sanguigna e la motilità dei visceri.
Su base morfologica i muscoli possono essere classificati in: striati (muscoli scheletrici e muscolo cardiaco), che al microscopio presentano striature trasversali, e lisci, di aspetto omogeneo.
Per quanto riguarda l'innervazione, invece, i muscoli scheletrici rispondono al controllo del sistema nervoso somatico, mentre quelli lisci e anche il muscolo cardiaco al sistema nervoso autonomo e pertanto sono detti involontari.
Muscolo striato.

Nell'individuo medio i muscoli scheletrici rappresentano circa il 40-50% della massa corporea, permettono il mantenimento della postura e il movimento dei segmenti corporei. Sono la componente attiva dell'apparato locomotore. La contrazione di un muscolo inserito tra due segmenti ossei, facenti parte di un'articolazione, ne determina l'avvicinamento (movimenti di flessione o adduzione) o l'allontanamento (movimenti di estensione e di abduzione). I muscoli possono essere classificati anche in base al loro ruolo nel movimento, sono dunque: agonisti (muscoli che iniziano l'azione) o antagonisti (producono il movimento opposto agli agonisti).
Il muscolo scheletrico è costituito da un insieme di cellule polinucleate chiamate fibrocellule o fibre muscolari, disposte longitudinalmente tra loro e tenute insieme da tessuto connettivo. Le singole fibre muscolari sono avvolte da una lamina connettivale detta endomisio e sono raccolte in fasci muscolari, rivestiti dal perimisio, mentre l'intero muscolo è rivestito da una lamina detta epimisio. Ogni fibra muscolare è circondata da una membrana plasmatica, o sarcolemma, separata dall'endomisio da una lamina basale. Fibre nervose e vasi sanguigni si diramano attraverso attraverso gli strati connettivali, distribuendosi intorno alle fibre muscolari.
Il citoplasma, detto sarcoplasma, contiene le miofibrille, lunghi filamenti disposti longitudinalmente e costituiti dalle proteine responsabili della contrazione muscolare. Il sarcoplasma contiene anche glicogeno (riserva energetica), mioglobina (che facilita diffusione O2), mitocondri e reticolo endoplasmatico liscio modificato, detto reticolo sarcoplasmatico. Inoltre sono presenti i tubuli trasversi, o tubuli T, costituiti da invaginazioni del sarcolemma e permettono all'impulso nervoso proveniente dalla giunzione neuromuscolare di raggiungere la fibra muscolare e di innescare il rilascio di ioni Ca++ da parte delle cisterne terminali per avviare la contrazione muscolare, al termine della quale gli ioni Ca++ vengono rimossi dal sarcoplasma. I muscoli striati sono caratterizzati da due proteine contrattili: la miosina (filamenti spessi) e l'actina (filamenti sottili). L'unità funzionale del muscolo è il sarcomero, delimitato da due linee Z, linee scure. Distinguiamo inoltre la banda A, banda scura che contiene al centro i filamenti spessi di miosina e all'estremità presenta sovrapposizione di filamenti spessi e sottili, la banda H, che si trova al centro della banda A ed è più chiara, la linea M, linea scura che attraversa la banda H e rappresenta la zona in cui si legano i filamenti spessi. È presente inoltre la banda I, composta da filamenti sottili di actina ed è divisa a metà dalla linea Z (in ogni sarcomero è quindi presenta metà banda I).

Innervazione del muscolo scheletrico.

L'innervazione motoria del muscolo è costituita dai motoneuroni , cellule multipolari. A livello del muscolo le terminazioni assoniche terminali si diramano e prendono contatto con la fibra mucolare mediante la giunzione neuromuscolare. Nel corno anteriore del midollo spinale oltre ai motoneuroni , troviamo anche i motoneuroni , più piccoli, che si portano alle fibre intrafusali dei fusi neuromuscolari, organi propriocettivi deputati al controllo dello stato della lunghezza del muscolo. Le fibre sensitive del fuso neuromuscolare, distinte in primarie (fibre di tipo Ia) e secondarie (fibre di tipo II), inviano le informazioni dai propriocettori al midollo spinale, innescando riflessi che permettono di mantenere uno stato di lunghezza muscolare ottimale. 

Fonte:
Fisiologia, a cura di Pietro Scotto e Paolo Mondola. Poletto editore. 

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