I muscoli sono composti
da tessuto contrattile, capace di generare forza, che può anche
produrre un lavoro meccanico, trasmesso alle articolazioni mediante i
tendini, formati da tessuto connettivo fibroso. L'attività muscolare
è fondamentale per il mantenimento della postura, per la
deambulazione e il movimento, ma anche per la fonazione, la
respirazione, la circolazione sanguigna e la motilità dei visceri.
Su base morfologica i
muscoli possono essere classificati in: striati (muscoli scheletrici
e muscolo cardiaco), che al microscopio presentano striature
trasversali, e lisci, di aspetto omogeneo.
Per quanto riguarda
l'innervazione, invece, i muscoli scheletrici rispondono al controllo
del sistema nervoso somatico, mentre quelli lisci e anche il muscolo
cardiaco al sistema nervoso autonomo e pertanto sono detti
involontari.
Muscolo striato.
Nell'individuo medio i
muscoli scheletrici rappresentano circa il 40-50% della massa
corporea, permettono il mantenimento della postura e il movimento dei
segmenti corporei. Sono la componente attiva dell'apparato
locomotore. La contrazione di un muscolo inserito tra due segmenti
ossei, facenti parte di un'articolazione, ne determina
l'avvicinamento (movimenti di flessione o adduzione) o
l'allontanamento (movimenti di estensione e di abduzione). I muscoli
possono essere classificati anche in base al loro ruolo nel
movimento, sono dunque: agonisti (muscoli che iniziano l'azione) o
antagonisti (producono il movimento opposto agli agonisti).
Il muscolo scheletrico è
costituito da un insieme di cellule polinucleate chiamate
fibrocellule o fibre muscolari, disposte longitudinalmente tra
loro e tenute insieme da tessuto connettivo. Le singole fibre
muscolari sono avvolte da una lamina connettivale detta endomisio
e sono raccolte in fasci muscolari, rivestiti dal perimisio,
mentre l'intero muscolo è rivestito da una lamina detta epimisio.
Ogni fibra muscolare è circondata da una membrana plasmatica, o
sarcolemma, separata dall'endomisio da una lamina basale.
Fibre nervose e vasi sanguigni si diramano attraverso attraverso gli
strati connettivali, distribuendosi intorno alle fibre muscolari.
Il citoplasma, detto
sarcoplasma, contiene le miofibrille, lunghi filamenti
disposti longitudinalmente e costituiti dalle proteine responsabili
della contrazione muscolare. Il sarcoplasma contiene anche glicogeno
(riserva energetica), mioglobina (che facilita diffusione O2),
mitocondri e reticolo endoplasmatico liscio modificato, detto
reticolo sarcoplasmatico. Inoltre sono presenti i tubuli
trasversi, o tubuli T, costituiti da invaginazioni del
sarcolemma e permettono all'impulso nervoso proveniente dalla
giunzione neuromuscolare di raggiungere la fibra muscolare e di
innescare il rilascio di ioni Ca++ da parte delle cisterne
terminali per avviare la contrazione muscolare, al termine della
quale gli ioni Ca++ vengono rimossi dal sarcoplasma. I
muscoli striati sono caratterizzati da due proteine contrattili: la
miosina (filamenti spessi) e l'actina (filamenti
sottili). L'unità funzionale del muscolo è il sarcomero,
delimitato da due linee Z, linee scure. Distinguiamo inoltre
la banda A, banda scura che contiene al centro i filamenti
spessi di miosina e all'estremità presenta sovrapposizione di
filamenti spessi e sottili, la banda H, che si trova al centro
della banda A ed è più chiara, la linea M, linea scura che
attraversa la banda H e rappresenta la zona in cui si legano i
filamenti spessi. È presente inoltre la banda I, composta da
filamenti sottili di actina ed è divisa a metà dalla linea Z (in
ogni sarcomero è quindi presenta metà banda I).
Innervazione del muscolo
scheletrico.
L'innervazione motoria
del muscolo è costituita dai motoneuroni ,
cellule multipolari. A livello del muscolo le terminazioni assoniche
terminali si diramano e prendono contatto con la fibra mucolare
mediante la giunzione neuromuscolare. Nel corno anteriore del midollo
spinale oltre ai motoneuroni , troviamo
anche i motoneuroni , più
piccoli, che si portano alle fibre intrafusali dei fusi
neuromuscolari, organi propriocettivi deputati al controllo dello
stato della lunghezza del muscolo. Le fibre sensitive del fuso
neuromuscolare, distinte in primarie (fibre di tipo Ia) e secondarie
(fibre di tipo II), inviano le informazioni dai propriocettori al
midollo spinale, innescando riflessi che permettono di mantenere uno
stato di lunghezza muscolare ottimale.
Fonte:
Fisiologia, a cura di Pietro Scotto e Paolo Mondola. Poletto editore.
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