Il primo tratto
del tubo digerente è la bocca,
la cavità orale, con
funzione di triturare gli alimenti mescolarli con la secrezione
salivare. In bocca inizia l'idrolisi dell'amido cotto. Gli annessi
ghiandolari della bocca sono le ghiandole salivari, che sono tre
paia:
- Parotidi, le più grandi. I terminali secretori sono gli acini, nelle quali sono abbondanti le cellule sierose che contengono granuli di zimogeno, che dopo essere stimolati si fondono con la membrana plasmatica e il loro contenuto si riversa per esocitosi nel lume dell'acino. Sono ricchi di amilasi salivare, o ptialina, e di elettroliti.
- Sottolinguali, ghiandole miste, con secrezione mucosa e sierosa.
- Sottomandibolari, anch'esse a secrezione mista.
Le
sottomandibolari sono quelle che producono la maggior parte della
saliva. La produzione giornaliera di saliva è circa un litro e le
sue funzioni sono tre: lubrificazione
del cibo, per mezzo delle mucine;
detergente, pulizia continua di bocca e lingua; presenza di ptialina,
enzima che inizia l'idrolisi dei carboidrati complessi, scindendo
l'amido cotto in piccoli oligosaccaridi. La saliva contiene anche
elettroliti Na+,
K+,
Cl-
e HCO3-,
così da renderla leggermente ipotonica rispetto al plasma. Il pH
della saliva è subacido.
Inoltre la saliva lubrifica il cavo orale per permettere la
fonazione, permette ai sapori del cibo di liberarsi, contribuisce a
proteggere i denti dalle carie, blanda azione battericida e tiene
sotto controllo il pH della bocca. La produzione della saliva è
sotto il controllo del sistema nervoso autonomo, con centri
localizzati nel bulbo, i nuclei salivatori. La terminazione
parasimpatica gestisce l'intero metabolismo della ghiandola.
Troviamo poi lo
stomaco, che
rappresenta il serbatoio di accumulo del cibo ingerito. Nello stomaco
si distinguono il fundus
(fondo), il corpo,
che occupa la parte più voluminosa dello stomaco e l'antro,
regione più stretta e meno voluminosa. Lo stomaco è collegato
all'esofago attraverso il cardias,
mentre l'antro spinge il chimo verso l'intestino tenue attraverso il
piloro.
Funzionalmente le regione dello stomaco sono differenti: il fundus si
espande facilmente per accogliere il cibo, il corpo mediante le
rugae, si distende per modificare notevolmente il suo vlume, mentre
l'antro produce forti contrazioni che consentono il rimescolamento e
lo svuotamento. Oltre alle cellule mucipare che producono muco,
troviamo altri tipi di ghiandole:
- Ghiandole gastriche, in cui si distinguono cellule parietali, che secernono acido cloridrico, cellule principali o peptiche, che presiedono alla produzione di pepsinogeno e parte mucosa o del colletto, che produce principalmente muco.
- Ghiandole piloriche, che secernono oltre al muco, pepsinogeno e ormone gastrina.
L'insieme delle
secrezioni prodotte all'interno dello stomaco è definito succo
gastrico, che è composto
prevalentemente da ioni,
acqua, acido
cloridrico, pepsinogeno,
fattore intrinseco e
muco. Il controllo
della secrezione dello stomaco è ottenuto mediante tre
agonisti fisiologici: gastrina,
istamina e acetilcolina. La contrazione della muscolatura liscia del
tratto gastrointestinale è innescata da una variazione della
concentrazione interna dello ione Ca++,
il muscolo liscio presenta sincronia di contrazione, poiché ciascuna
cellula è collegata alle altre attraverso sinapsi elettriche,
costituite dalle gap-junctions. La velocità con cui lo stomaco si
svuota è regolata sia a livello gastrico sia dall'intestino.
Lo stomaco
continua con l'intestino tenue
che svolge le funzioni di digerire e assorbire i nutrienti.
Anatomicamente si distinguono tre porzioni: duodendo,
digiuno e ileo, che continua
con l'intestino crasso. I principali movimenti sono di segmentazione
e peristalsi. La
segmentazione consiste in una serie di contrazioni circolari, che
mettono in contatto la mucosa con il chimo, per favorire digestione e
assorbimento. La peristalsi consiste in una serie di contrazioni
progressive e propulsive di sezioni intestinali della muscolatura
liscia, al fine di far procedere il chimo verso la parte terminale.
Le contrazioni sono funzione dell'attività intrinseca della
muscolatura liscia e vengono controllate sia dal sistema nervoso che
da vari ormoni. La frequenza delle contrazioni aumenta dopo il pasto.
Il riflesso gastroenterico
è dovuto al fatto che la presenza di cibo nello stomaco porta alla
sua distensione, con contrazione della muscolatura liscia. Il plesso
mioenterico di Auerbach
rappresenta il principale sistema di controllo nervoso intrinseco, il
cui mediatore chimico è l'acetilcolina. Gli ormoni gastrina,
colecistochinina, insulina e serotonina
aumentano la motilità intestinale, mentre glucagone e
secretina ne inibiscono la
motilità. Il duodeno presenta diverse ghiandole mucose e le
ghiandole del Brunner, che producono muco, sali e bicarbonato. La
loro funzione consiste nel proteggere l'epitelio dall'acidità
gastrica e nello spostare il pH del chimo verso la neutralità.
Il fegato
produce e secerne bile, che in buona parte viene immagazzinata nella
cistifellea. Svolge anche una serie di funzioni metaboliche come:
metabolismo
dei carboidrati, metabolismo dei lipidi, metabolismo delle proteine,
metabolismo eme, deposito di ferro, fattori coagulazione,
detossificazione e deposito di vitamine.
Il
pancreas si trova
nella cavità addominale in zona retroperitoneale, è sia esocrino
che endocrino. Il pancreas endocrino è sostituito dalle isole
di Langerhans, che producono
insulina, glucagone, somatostatina e polipeptide
pancreatico. La parte esocrina
produce il succo pancreatico.
La stimolazione alla secrezione è stimolata dal parasimpatico,
mentre è inibita dal simpatico. La stimolazione ormonale sul
pancreas esocrino è data dalla secretina
e dalla colecistochinina.
La stimolazione alla produzione esocrina può essere di origine
cefalica, gastrica o intestinale. Il succo pancreatico è costituito
da una componente acquosa,
il cui componente principale è il bicarbonato, e da una componente
enzimatica.
Nell'intestino
crasso si distinguono tre
porzioni: cieco, colon e retto.
La secrezione del colon è dovuta alle cellule caliciformi della
mucosa, che producono muco, la cui funzione è di lubrificare la
cavità.
Fonte:
Fisiologia, a cura di Pietro Scotto e Paolo Mondola. Poletto editore.
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