Ho da poco terminato la lettura de L'angelo, di Cassandra Clare, il primo romanzo della trilogia Le origini, ambientato sempre nel mondo degli Shadowhunters.
Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York
dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne
Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un
piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre.
Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano
la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana.
Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di
trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due
Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a
mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa
sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni
per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a
trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto
che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che
l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte.
Premetto che si tratta del primo libro della Clare al quale mi sia approcciata, poiché mi è stato consigliato di partire da questa trilogia per comprendere meglio, successivamente, le vicende degli odierni Shadowhunters. La narrazione, inizialmente, procede abbastanza lentamente e, forse soltanto verso la fine, diventa più coinvolgente. Essere messi di fronte a un mondo fantastico popolato da Nephilim, vampiri, demoni, mezzi demoni, umani (o, meglio, mondani), mezzi umani e tanto altro è sicuramente affascinante, ma le vicende che coinvolgono i protagonisti, con il solito accenno di triangolo amoroso e alcuni personaggi bloccati in ruoli prestabiliti, non ci mostrano nulla di nuovo. Un inizio discreto, vedremo come evolverà la situazione nei prossimi romanzi della trilogia.
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