Ha debuttato, lo scorso 7 settembre, sulla piattaforma Netflix il film Sierra Burgess è una sfigata che si presenta come una rivisitazione moderna di Cirano De Bergerac e, sotto quasi tutti i punti di vista, ci riesce piuttosto bene.
Protagonista della pellicola è, appunto, l'adolescente Sierra Burgess (l'amatissima Barb di Stranger Things) vittima di bullismo per il suo aspetto fisico e ottima studentessa che, però, a parte questo, si definisce soltanto "una sfigata". Tutto cambia, per Sierra, quando la perfida cheerleader Veronica (Kristine Froseth) dà il numero della ragazza a Jamey (Noah Centineo, Dallas di Austin e Ally e protagonista del film Netflix Tutte le volte che ho scritto ti amo) che si mostra interessato a lei. Da quel momento in poi Sierra e Jamey continuano a scambiarsi messaggi sempre più dolci e personali, ma, tuttavia, il ragazzo è convinto di star conoscendo Veronica. Le due ragazze, quindi, decidono di scambiarsi un favore e di continuare la messa in scena. Ciò le porta a diventare sempre più amiche e conoscere le realtà familiari l'una dell'altra.
Visto come rivisitazione del grande classico francese, il film ha un suo senso ed è piuttosto simile come idea, tuttavia, sembra che, ultimamente, a Netflix stiano piacendo (sulla scia di Insatiable, seppur in una maniera più soft) le trame in cui le persone bullizzate si sentono in diritto di fare qualsiasi cosa sbagliata, giustificate dal fatto di aver sofferto in prima persona. Sicuramente alla fine Sierra si pente, ma tutto ciò che è stato fatto a Jamey e a Veronica (e che la stessa Veronica ha fatto a sua volta) vengono liquidati come se nulla fosse, in nome, solamente, di questa sofferenza passata. Un film che può piacere alle adolescenti più giovani, ma, che, non trasmette nel modo giusto il proprio messaggio e potrebbe, pertanto, non essere totalmente adatto a loro.
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