Ieri ho terminato la lettura di Presagio triste, di Banana Yoshimoto.
La diciannovenne Yayoi vive una vita apparentemente idilliaca in seno a
una famiglia felice; eppure qualcosa turba questa serenità, un presagio
triste si insinua in quest’armonia. Un presagio che potrebbe trovare
risposta in una casa molto diversa dalla sua dove regnano malinconie,
segreti e misteri.
L'infanzia di Yayoi sembra essere stata cancellata dalla sua memoria e la sua sensibilità si è ormai affievolita. Tutte le risposte che la ragazza sta cercando, scaturite da questo doloroso presagio, sembrano essere custodite dalla trentenne zia insegnante di musica dalla personalità stravagante, solitaria e malinconica.
La narrazione è tipica della Yoshimoto: lenta, dolce, avvolgente e che richiama le ricche tradizioni giapponesi. Una storia sulla ricerca di sé che lascia una sensazione agrodolce di malinconia e speranza.
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