Dopo essermi ripromessa più volte di conoscere qualche opera di Michela Murgia, dato che la sua storia personale, e poi la notizia della sua morte, mi hanno colpito tanto, ma ho sempre rimandato. Ora sono riuscita a leggere la sua raccolta di racconti Tre ciotole - Rituali per un anno di crisi. Si tratta di un insieme di 12 racconti brevi, che narrano uno spaccato di vita doloroso o "destabilizzante" dei vari protagonisti, come la scoperta di un cancro (come è successo proprio alla scrittrice) o la fine di una relazione importante. Una scrittura scorrevole, schietta e diretta.
Il libro:
"S'innamorano di una sagoma di cartone o di un pretoriano in miniatura, odiano i bambini pur portandoseli in grembo, lasciano una donna ma ne restano imprigionati, vomitano amore e rabbia, si tagliano, tradiscono, si ammalano. Sono alcuni dei personaggi del nuovo, strabiliante libro di Michela Murgia, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. "Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita." A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore, ma è sempre un mutamento d'orizzonte delle tue speranze che non lascia scampo. Attraversare quella linea di crisi mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo."