Caro marzo,
rileggendo la lettera del mese scorso noto che alcune cose le pensavo già allora e che non sono cambiate. Non so bene che cosa pensare. Faccio tutto pur non facendo nulla. So cosa voglio, ma non posso averlo e non riesco a cambiare direzione o a vedere le cose con occhi nuovi, con uno sguardo nuovo, con una speranza nuova. Nonostante la terapia. Inizio a non credere più nemmeno in quella. Ma non posso infierire su una persona che a mezzanotte mi chiama con voce rotta per chiedermi scusa.
Sto provando a fare quello in cui ho sempre creduto, cercare il lato bello delle cose e "fantasticare" su cosa mi succederà e potrò fare. Speriamo bene.
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