Nella mia libreria sull'app de La Feltrinelli mi sono ritrovata per caso Le grida degli innocenti di Alessandro Bongiorni e ho deciso di leggerlo in uno dei miei tanti viaggi in metro. Una lettura abbastanza rapida e scorrevole, basata su fatti reali. Il protagonista è l'agente sotto copertura Robin Rossi che si trova a sostenere quella che dovrebbe essere la sua ultima, importante e rischiosa missione.
Il libro:
"Tra i carabinieri sotto copertura, Robin Rossi è una leggenda, un camaleonte capace di infiltrarsi con una rapidità e un'efficacia sovrumani. Non c'è una missione, però, che non abbia lasciato lividi e cicatrici sulla sua anima, e così, ora, ha deciso di lasciare il servizio attivo per dedicarsi alla ricostruzione di se stesso e del legame con la sua famiglia, troppo a lungo trascurata. Ma Robin, nome di battaglia Arciere, è anche - e forse soprattutto - un militare, un servitore dello Stato, e quando dai piani alti gli chiedono un'ultima missione, l'ennesimo sacrificio in nome di un bene superiore, non è capace di rifiutare. L'obiettivo: un trafficante di esseri umani senza scrupoli. Dalle strade di Milano alle spiagge insanguinate di Zuwara nella Libia del dopo-Gheddafi, quest'ultima missione diventerà per l'Arciere soprattutto l'occasione per fare i conti coi propri fallimenti. Dopo avere debuttato nel romanzo Favola per rinnegati, il personaggio dell'Arciere torna in questo spin-off liberamente ispirato a fatti realmente accaduti".
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