Caro febbraio,
rinnovo il detto dello scorso anno "corto e amaro", anche se non so bene se definirti davvero amaro. Certo, quasi tutti i giorni mi sono svegliata con un "diamine, è iniziato un altro giorno", per poi impegnarmi a farlo diventare "wow, è un altro giorno per impegnarmi a cambiare le cose". Le cose non sono cambiate, non vedo prospettive rosee per il futuro e continuo a pentirmi delle mie scelte. Continuo a non capire la gente e pensavo che non mi importasse più.
Nonostante tutto, ci sono stati dei momenti più o meno positivi. Sono riuscita, anche solo per un giorno e come sostituta, a trattare una paziente, lasciando il mio numero per farmi conoscere, in caso di bisogno e ho comunque l'opportunità di fare un concorso. Poi sto rispettando la tabella di marcia per quanto riguarda la scrittura e sono abbastanza soddisfatta, anche se c'è ancora da fare.
Forse non sono brava a far restare la gente, lo so, ma so quanto sia brava io, a restare, se voglio, e ci sono tante altre cose che nessuno potrà mai portarmi via.
L'anno scorso, di questi tempi, c'era la neve in città ed ero alle prese con un difficile esame che ho dovuto sostenere due volte, ma ne sono comunque uscita vincitrice. A mio modo, vinco sempre.
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