In occasione dell'uscita dell'omonimo film, lo scorso 21 dicembre, ho deciso di leggere anche il romanzo Wonder di R. J. Palacio.
È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che,
dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta
affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli
insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà
dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi
farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un
protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli
amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in
modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo
ruolo nel mondo.
Il romanzo è diviso in otto parti, ognuna delle quali narrata in prima persona da un personaggio diverso (anche se 3 sezioni vedono il punto di vista dello stesso Augustus, "Auggie").
Il piccolo Auggie è affetto da disostosi mandibolo-facciale, patologia associata anche a un'altra sindrome non ben diagnosticata, per la quale ha dovuto subire numerosi interventi, che però non gli hanno reso comunque il viso simile a quello di tutti gli altri bambini. Dopo un'istruzione ricevuta a casa, a 11 anni, è "pronto" (almeno secondo la sua famiglia) per andare a scuola. Sicuramente una lettura adatta, per il linguaggio semplice utilizzato, a un pubblico di ragazzini, ma godibile anche dai più grandi. Il piccolo Auggie, nonostante le difficoltà iniziali, può comunque godere dell'amore incondizionato di una splendida famiglia che non lo abbandona mai, pur avendo ognuno di essi i propri problemi e pensieri personali. Una narrazione scorrevole, delicata, che vi porterà indietro nel tempo e che vi farà riflettere su quanto certe situazioni siano state difficili un po' per tutti.
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