La scelta del romanzo da leggere del club del libro del mese di settembre è ricaduta su Tropico del cancro di Henry Miller. Si tratta di uno scritto che ha suscitato piuttosto scandalo nel '900 e posso immaginare perché, anche se al giorno d'oggi siamo più abituati a temi e a terminologie simili. Lo stile del romanzo è piuttosto diretto ed esplicito, descrive la vita, soprattutto sessuale, del protagonista, senza girarci intorno e chiamando le partire del corpo con il loro nome. Il libro è autobiografico ed è sicuramente un grande classico che non può mancare tra le nostre letture.
"Nell’incantata, effervescente Parigi degli anni trenta, precisamente nel 1934, viene pubblicato da un piccolo editore un libro intitolato Tropico del Cancro: sarà la miccia di uno scandalo morale e di un’insurrezione letteraria che attraverserà tutto il secolo. Negli ambienti più conservatori si parla di pornografia, nei caffè avanguardisti si inneggia alla rivoluzione: la verità è che Tropico del Cancro è uno dei grandi capolavori della letteratura novecentesca, un romanzo autobiografico insostituibile per la forza e la fluidità del suo linguaggio, la potenza del suo immaginario, la vivida resa degli ambienti e dei caratteri. È lo stesso Miller a parlarci di sé in prima persona, a raccontarci dei suoi amici, dei miseri eppure vibranti quartieri che attraversano e vivono. Di ubriachezza in ubriachezza, di donna in donna, di rissa in rissa, di illuminazione in illuminazione. Con una scrittura travolgente e fluviale, che trasfigura ogni evento delle piccole, eccezionali vite che sono le vite di tutti noi, facendole diventare un’epica nuova, l’epica dell’essere umani, un’epica che cantiamo tutti ritrovando in noi la sete di libertà di questo straordinario scrittore."